Prestiti Cattivi Pagatori Autonomi


I lavoratori autonomi sono i lavoratori in proprio, che svolgono, in cambio di una somma di denaro, un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio e senza alcun vincolo di subordinazione nei confronti del committente.

Prestiti per cattivi pagatori lavoratori autonomiIl lavoro autonomo è normato dall’articolo 2222 del Codice Civile.

A differenza dei lavoratori subordinati, cioè i dipendenti, i lavoratori autonomi non hanno uno stipendio fisso o una busta paga mensile. La loro retribuzione dipende dai singoli accordi che stipulano per il conferimento dell’incarico.

Esistono principalmente due tipologie di lavoratori autonomi: quelli che offrono prestazioni di tipo manuale (esempio artigiani, commercianti, agricoltori, allevatori, …) e quelli che offrono prestazioni di tipo intellettuale (esempio consulenti, avvocati, medici, geometri, psicologi, …).

La differenza tra imprenditori individuali (ditta individuale) e lavoratori autonomi è che mentre i primi svolgono un’attività per cui è richiesta l’iscrizione alla Camera di Commercio, i secondo non devono iscriversi. In pratica i lavoratori autonomi sono liberi professionisti che possono essere iscritti o meno a un albo professionale o a un ordine.

Autonomi Cattivi Pagatori

Anche i lavoratori autonomi possono essere segnalati come cattivi pagatori presso gli elenchi tenuti da SIC e Centrali Rischi. Questo avviene quando sono state pagate in ritardo delle rate di un prestito o di un finanziamento.

Il fatto di essere diventati dei cattivi pagatori può creare problemi nell’accesso al credito. Le banche e le società finanziarie, infatti, prima di concedere un finanziamento, consultano gli elenchi delle Centrali Rischi per verificare l’affidabilità creditizia del richiedente, cioè per valutare se in passato ha avuto problemi nel rimborso di prestiti e se quindi è da ritenere affidabile o meno. Le banche in questo modo si tutelano contro il rischi di insolvenza.

Prestiti a Cattivi Pagatori Lavoratori Autonomi

Anche quando si è cattivi pagatori, non è impossibile ottenere prestiti.

Due delle principali forme di prestito che banche e istituti finanziari possono concedere ai cattivi pagatori sono la cessione del quinto dello stipendio e il prestito delega.

Queste due tipologie però sono riservate ai dipendenti che hanno uno stipendio mensile, in quanto il pagamento delle rate avviene tramite trattenuta direttamente in busta paga. I lavoratori autonomi non possono quindi accedere alla cessione del quinto e al prestito delega.

Le banche quando concedono un finanziamento hanno bisogno di garanzie, vogliono essere sicure che il richiedente riuscirà a rimborsare il prestito alle scadenze stabilite. E la busta paga è una buona forma di garanzia.

In assenza di busta paga, come avviene per gli autonomi lavoratori, bisogna optare per forme di finanziamento che offrono altri tipi di garanzie. Una possibilità è quella di accedere a un prestito con fideiussione o con garante. In pratica c’è una terza persona che fa da garante per il lavoratore autonomo e che si impegna a rimborsare il debito in caso di insolvenza del richiedente.

Un’altra opzione è quella di cercare qualche finanziaria che offre prestiti cambializzati, in cui cioè il rimborso avviene tramite delle cambiali. Questa soluzione è però più rischiosa in quanto essendo la cambiale un titolo esecutivo, in caso di insolvenza si può incorrere in un protesto.

Il consiglio è quindi quello di provare a informarsi presso varie società finanziarie, spiegando bene la propria situazione e chiedendo che possibilità ci sono. Non tutte le finanziarie infatti offrono questa tipologia di prestiti e in alcuni casi i tassi possono esser alti. Conviene quindi prima informarsi e valutare i pro e i contro di ogni proposta, per poter poi decidere di conseguenza il da farsi.