Visura Centrale Rischi Banca d’Italia


Richiedere una visura alla Centrale Rischi della Banca d’Italia è un’attività che consiste nel verificare i propri dati che sono stati inseriti nel database tenuto da Bankitalia per valutare il merito creditizio di persone fisiche e giuridiche.

Come Richiedere la Visura

Visure Centrale Rischi Banca d'ItaliaCome fare per sapere che dati sono stati inseriti negli archivi della Centrale Rischi della Banca d’Italia? Il modo migliore per saperlo è farne richiesta a Bankitalia.

Esiste infatti la possibilità di richiedere l’accesso ai propri dati. Per farlo bisogna compilare un apposito modulo di accesso dati, compilarlo in tutte le sue parti, firmarlo, allegare una fotocopia della carta di identità o altro documento di identità e poi scegliere la modalità di consegna.

Il modulo può infatti essere consegnato fisicamente presso una delle filiali di Banca Italia, oppure inviato via posta tradizionale, via posta elettronica certificata (PEC) o tramite fax.

La procedura passo-passo da seguire e i moduli necessari per effettuare la richiesta sono riassunti nella sezione “Moduli richiesta Centrale Rischi Banca d’Italia”.

La richiesta può essere fatta dal diretto interessato, persona fisica o persona giuridica, ma anche tramite delega.

Costo

Il servizio di visura dei dati offerto dalla Banca d’Italia è completamente gratuito.

Esistono anche alcuni siti web che offrono il servizio di visura online, che è immediata ma che ha un costo. Questi servizi di solito permettono di fare una visura non solo presso la Centrale Rischi della Banca d’Italia ma anche degli archivi tenuti dai SIC come ad esempio CRIF, CTC, Experian. I prezzi sono variabili e dipendono da servizio a servizio.

Tempistiche

Alcuni siti dicono di poter fornire una visura immediata. In realtà i tempi di rilascio delle visure sono solitamente di qualche giorno e sono soggetti al “Codice di deontologia e buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti”.

Una volta completati tutti i documenti e consegnati a Bankitalia, la visura con i dati potrà essere ritirata presso una filiale della Banca oppure ricevuti tramite posta tradizionale o posta elettronica certificata (PEC).

Come Leggere la Visura: Esempio

Nella visura viene indicata all’inizio la filiale della Banca d’Italia di riferimento, l’intestatario della visura, il suo codice censito (cioè l’identificativo del soggetto segnalato nella banca dati), il periodo di riferimento per cui è stata richiesta la visura (si possono controllare solamente gli ultimi 36 mesi).

È poi presente un prospetto sintetico che aggrega per ogni intermediario finanziario (cioè la banca o società finanziaria con cui è stato contratto il prestito o finanziamento) il monte degli affidamenti dell’ultimo mese monitorato. Qui vengono indicati gli intermediari che hanno segnalato il soggetto nella data più recente del periodo di riferimento della visura.

Segue poi il prospetto analitico delle segnalazioni, che riporta il dettaglio delle rilevazioni e segnalazioni di ogni banca o società finanziaria per l’intero periodo per cui è stata fatta la visura. Qui si trova il dettaglio di tutte le segnalazioni, anche quelle che gli intermediari hanno annullato o modificato. Prima sono indicate le rilevazioni inframensili, poi quelle mensili.

Per capire nel dettaglio le tabelle occorre fare riferimento alla classificazione dei dati della Centrali Rischi, contenute nel 13° aggiornamento della Circolare n.139 dell’11 febbraio 1991della Banca d’Italia (scaricabile gratis qui).

Eccone alcune definizioni e spiegazioni:

  • Rischi autoliquidanti (codice 5502.00): finanziamenti che il cliente ha ricevuto poiché ha ceduto all’intermediario prima della scadenza i crediti da lui vantati verso terzi soggetti. Questi finanziamenti vengono rimborsati attraverso riscossione da parte della banca di tali crediti, ad esempio mediante anticipo su fatture, factoring, cessione del quinto dello stipendio.
  • Rischi a scadenza (codice 05504.00): sono i finanziamenti rimborsati dal cliente secondo modalità e scadenze prestabilite da contratto, come avviene ad esempio nel caso di leasing o mutuo
  • Rischi a revoca (codice 05506.00): sono i finanziamenti utilizzabili dal cliente nei limiti fissati contrattualmente per i quali l’intermediario si riserva la facoltà di recedere anche se non esiste una giusta causa. È il caso ad esempio dell’apertura di credito in conto corrente a tempo indeterminato.
  • Finanziamenti a procedura concorsuale e altri finanziamenti particolari (codice 05508.00)
  • Sofferenze (codice 05510.00): sono i finanziamenti in essere nei confronti di soggetti che versano in una situazione di grave e non transitoria difficoltà economica che rende gli stessi incapaci di adempiere alle proprie obbligazioni
  • Garanzie connesse con operazioni di natura commerciale (codice 05522.00): sono le garanzie con cui l’intermediario si impegna a far fronte a eventuali inadempimenti di obbligazioni di natura commerciale assunte dal cliente nei confronti di terzi. Esempio fideiussioni rilasciate a garanzia di obblighi relativi a partecipazione ad un appalto pubblico.
  • Garanzie connesse con operazioni di natura finanziaria (codice 05524.00)
  • Derivati finanziari (codice 05533.00): contratti derivati negoziati al di fuori dei mercati regolamentati, per i quali non è previsto l’intervento di una controparte a garanzia del buon esito del contratto (esempio swap sui tassi di interesse, che prevede che le controparti si scambino a date prestabilite interessi a tasso fisso contro interessi a tasso variabile calcolati sul capitale di riferimento.
  • Operazioni effettuate per conto di terzi (codice 05548.00)
  • Crediti acquisiti da clientela diversa da intermediari – debitori ceduti (codice 05551.00)